Il nuoto nei suoi vari stili è un’attività fisica che non richiede particolari doti fisiche e che può essere praticato da tutti a qualsiasi età, anche avanzata, poiché, l’acqua elimina la forza di gravità e non provoca traumi all’organismo.
Il nuoto determina una generale tonificazione della muscolatura, prevalentemente del tratto superiore del corpo, ma che coinvolge in modo globale, addominali e arti inferiori. La muscolatura di questi ultimi, in seguito al particolare movimento che le gambe devono effettuare nei diversi stili per favorire l’avanzamento, assume una forma allungata e non tozza e gonfia, tipica dei lavori con sovraccarichi.
L’acqua poi effettua un benefico massaggio sul corpo e ha un effetto drenante. Tutto ciò migliora la circolazione periferica e contrasta la formazione della cellulite.
Come tutte le discipline aerobiche anche il nuoto apporta miglioramenti a livello dell’apparato cardiocircolatorio e respiratorio e favorisce la diminuzione della massa grassa.
Il nuoto non presenta particolari controindicazioni, dal momento che l’acqua fa si che la colonna vertebrale, i legamenti e le articolazioni lavorino in una situazione priva di qualsiasi stress e super affaticamento.
Per quanto riguarda i giovani, il nuoto è un’attività esercitata in un liquido, dove tutte le esperienze, anche le più semplici, permettono di accrescere il proprio bagaglio motorio ed è bene avviare l’attività natatoria ai bambini fin dai primi anni di vita.
Un altro aspetto importante è che i bambini acquistano una maggiore resistenza alle malattie infettive, una migliore flessibilità articolare, hanno uno sviluppo più armonioso rispetto ai loro coetanei dato che nell’acqua la forza di gravità che tende a inchiodarci al suolo si annulla.
Sicuramente quello che fa bene ai bimbi che scelgono il nuoto come loro sport, è una sana crescita psicologica; il nuoto abitua alla disciplina, alla costanza, alla metodicità, si ricerca il continuo miglioramento prestativo, si impara a confrontarsi con gli altri, a riconoscere i propri limiti e le proprie capacità, aumenta la consapevolezza di ciò che si sta facendo, ma soprattutto ciò che cresce, è la stima di se stessi.
Un altro aspetto fondamentale per avviare i nostri all’apprendimento delle tecniche natatorie è quello della sicurezza in acque libere come il mare i fiumi i laghi ecc. Quindi possiamo affermare che l’avviamento al nuoto è la prima assicurazione sulla vita che i genitori stipulano ai loro figli.
In una classificazione degli sport effettuata utilizzando criteri fisiologico/biomeccanico, il nuoto viene inserito tra le discipline ad impegno prevalentemente aerobico o aerobico anaerobico massivo (ma solo per le distanze più corte, fino ai 4 minuti di durata), con elevate percentuali di masse muscolari impiegate e con impegni di forza distrettuale da non elevati a medi.
Se si consiedera la classica nuotata non competitiva, che si fa al mare o in piscina, si può tranquillamente affermare che il nuoto è una attività fisica di tipo prevalentemente aerobico, come la marcia, il jogging o il ciclismo, con un impegno muscolare sicuramente più distribuito, rispetto a queste attività, in tutti i distretti corporei.
Come migliora la nostra salute attraverso il nuoto?
La pratica costante del nuoto può indurre nel nostro organismo tutti quegli adattamenti che sono un risaputo effetto dell’attività fisica prolungata, ma agisce beneficamente anche sull’apparato muscolare, oltre a dare gli indubbi vantaggi di natura psicologica che sono caratteristici di ogni forma di attività fisica, ricreativa e sportiva.
Il sistema cardiocircolatorio accresce la sua efficienza tramite un calo della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa sia a riposo che durante il lavoro muscolare, e un aumento della capacità dei muscoli di assumere e metabolizzare ossigeno e nutrienti dal sangue circolante per produrre energia in maniera più efficiente.
L’apparato respiratorio viene sottoposto a sollecitazioni, quali la respirazione controllata e il lavoro dei muscoli respiratori, aumentando anch’esso la propria efficienza, tanto che la pratica del nuoto è ampiamente suggerita per i bambini sofferenti di asma.
Il metabolismo viene influenzato positivamente; aumenta la capacità di controllo della glicemia, il quadro lipidico si mantiene controllato, con aumento di fattori protettivi nei confronti delle malattie cardiocircolatorie ischemiche, quali l’HDL colesterolo. Inoltre, il consumo energetico aumentato contribuisce ad evitare o a ridurre il rischio del sovrappeso e dell’obesità. Ricordiamo qui che il valore medio di costo energetico del nuoto per un soggetto di 70 kg è dell’ordine di 10 kcal/minuto a circa 4 km/h. Quindi nuotare mezz’ora corrisponde a consumare più o meno 300 kcal.
L’apparato muscolare , viene globalmente tonificato, aumenta la forza e l’elasticità dei muscoli, e questo effetto si ha su una alta percentuale dei muscoli del corpo, anteriori e posteriori, superiori e inferiori, in maniera simmetrica e con minor rischio di traumi dovuti ad esempio all’impatto del corpo sul terreno. Infatti, è l’acqua che sostiene e libera le articolazioni dal peso, permettendo movimenti che sulla terra sarebbero più limitati. Per questo il nuoto viene utilizzato anche a scopo rieducativo e per fare riprendere gli allenamenti ad atleti di altri sport, reduci da infortuni.
L’apparato scheletrico non viene al contrario particolarmente sollecitato dal nuoto. Lo sviluppo delle ossa e in particolare della colonna vertebrale, è un naturale risultato della resistenza alla forza di gravità e questo avviene in minima parte nell’acqua. Resta in generale valida invece, la considerazione che nuotare è un’ ottima attività fisica alternativa, che è possibile fare anche quando si è in presenza di condizioni che non permettono di esercitare carichi sulla colonna vertebrale.
In persone in buona salute, la pratica del nuoto non ha praticamente controindicazioni di età; i bambini possono tranquillamente cominciare a prendere confidenza con l’acqua anche prima dei tre anni attraverso i corsi di acquaticità e una vera e propria pratica natatoria, anche se non agonistica, può iniziare tranquillamente dai 4-5 anni. L’anziano in buona salute può nuotare senza limiti di età.